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Successioni: la rinuncia all’eredità e la revoca. Quando è possibile revocare la rinuncia?

La successione rappresenta un momento delicato della vita di una famiglia. Quando una persona muore, i suoi beni vengono divisi tra i suoi eredi. Tuttavia, i chiamati all’eredità possono decidere di accettare o rinunciare all’eredità stessa. In alcuni casi, poi, è possibile anche revocare una rinuncia all’eredità.

Ma cosa significa rinunciare all’eredità? In parole semplici, la rinuncia all’eredità è un atto con cui il chiamato all’eredità decide di non accettare i beni del defunto. Ci sono varie ragioni per cui un chiamato all’eredità potrebbe decidere di rinunciare, ad esempio perché non vuole assumersi i debiti del defunto o perché la divisione dell’eredità creerebbe contrasti tra i familiari.

Tuttavia, la rinuncia all’eredità è un atto formale e solenne, che non può essere revocato tacitamente. Questo è quanto ha stabilito la Corte di Cassazione con l’ordinanza n. 3927 del 28 dicembre 2022, che annulla la sentenza della Corte d’appello di Napoli che aveva deciso in senso contrario.

Ci sono, tuttavia, dei casi in cui è possibile revocare la rinuncia all’eredità. La revoca deve avvenire attraverso un atto pubblico, come un atto notarile o un atto firmato dal cancelliere. La revoca deve avvenire prima della scadenza del termine di prescrizione del diritto dei chiamati ulteriori di accettare l’eredità rinunciata dal primo chiamato.

Ad esempio, immaginiamo che Tizio abbia lasciato una casa e un conto bancario, che devono essere divisi tra i suoi due figli, Caio e Sempronio. Caio decide di rinunciare all’eredità, lasciando a Sempronio la casa e il conto bancario. Tuttavia, qualche anno dopo, Caio cambia idea e desidera accettare l’eredità. In questo caso, Caio deve fare un atto formale di revoca della sua rinuncia all’eredità, che deve essere registrato presso il notaio o il cancelliere. Se la revoca viene effettuata correttamente e prima della scadenza del termine di prescrizione del diritto dei chiamati ulteriori di accettare l’eredità, Caio può accettare l’eredità e ricevere la sua parte di casa e conto bancario.

È importante notare che la rinuncia all’eredità, l’accettazione e la revoca della rinuncia sono operazioni giuridiche delicate che richiedono la massima attenzione e precisione. Se si ha qualche dubbio su come procedere o se si verificano eventuali controversie, è sempre consigliabile rivolgersi ad un avvocato esperto in diritto di successione.

In sintesi, la rinuncia all’eredità rappresenta un atto formale e solenne che non può essere revocato tacitamente. La revoca della rinuncia deve avvenire prima della scadenza del termine di prescrizione del diritto dei chiamati ulteriori di accettare l’eredità.

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