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Ristrutturare è come giocare alla roulette – La storia di Armando

Ristrutturare si rivela sempre un’operazione molto complessa e problematica, sia che si tratti di casa propria sia che si tratti di un immobile da mettere a reddito.

Stai ristrutturando la casa in cui vivi o, come operatore immobiliare, vuoi valorizzare l’immobile che intendi rivendere o mettere a reddito più alto? Ti renderai conto presto di come ristrutturare e concludere un’opera di ristrutturazione senza inconvenienti sia, nei fatti, una questione di fortuna.

L’importanza del contratto

Sia che si vada a ristrutturare la propria abitazione, sia che si operi come investitore immobiliare, spesso anche con più cantieri da gestire, è importante che vi sia un contratto che regoli il rapporto tra il committente dei lavori e l’impresa a cui i lavori sono affidati.

In un contratto ben scritto vengono identificati i rischi e previamente stabilite le responsabilità. In tal modo il committente, che poi alla fin fine è quello che ci mette i soldi, sarà tutelato da eventuali mancanze dell’impresa appaltatrice.

Quindi è opportuno che il contratto sia predisposto dal committente stesso e non ci si accontenti di un contratto proposto dall’impresa incaricata dei lavori.

Vediamo come è andata la vicenda che ha visto coinvolto un mio cliente.

Il caso concreto

Armando, investitore immobiliare che opera nel nord Italia, si è sempre affidato alla stessa impresa per ristrutturare i suoi immobili. Anche nel caso di cui discutiamo egli ha come sempre firmato un contratto, per l’appalto dei lavori, proposto dall’impresa stessa. Questa volta però le cose non sono andate lisce come nei suoi precedenti cantieri.

Sono emerse notevoli mancanze da parte dell’impresa incaricata di ristrutturare l’immobile. Innanzitutto le tempistiche non sono state rispettate perché l’impresa ha consegnato il cantiere addirittura con un anno di ritardo. Inoltre, cosa ancor più grave, sono presenti gravi vizi all’interno dell’immobile.

Dunque i rapporti tra Armando e la sua impresa di fiducia si sono rovinati. Questo soprattutto perchè quel contratto che gli aveva fatto firmare l’impresa è un contratto tutto a favore dell’impresa. E’ un contratto in cui sostanzialmente non c’è scritto nulla che regoli l’eventualità di tali problematiche, se non un accenno a questioni sul costo finale e sugli acconti. Ma la regolazione del rapporto in caso di problemi non è stata ovviamente predisposta a favore del committente.

Conseguenze

Il fatto che il contratto non sia stato scritto a tutela del committente ci impone di intraprendere una strada giudiziaria molto complessa, lunga e dagli esiti resi incerti proprio dall’incertezza del rapporto tra le parti.

Per chi non lo sapesse, il contratto serve proprio a questo: a rendere chiari e precisi i rapporti tra le parti nel caso in cui le cose vadano male! Se sorgono problemi e incomprensioni sulle rispettive controprestazioni ci sarà un contratto da far valere in giudizio.

Si consideri che nel caso di Armando il conto economico è saltato completamente perché un anno di ritardo gli ha bloccato l’immobile e la possibilità di disporne facilmente. Inoltre il ritardo nella consegna gli ha bloccato tutte quelle operazioni che avrebbe potuto compiere con la liquidità che prevedeva di ricavare dalla rivendita di quell’immobile bloccato dai lavori.

Se nella normalità le cose vanno bene o comunque sono tollerate dalle parti, quando, invece, la situazione diventa molto grave e insostenibile, come nel caso di armando, ecco che un contratto di appalto fatto per bene gli avrebbe garantito sicuramente di tenere maggiormente le redini del rapporto con l’impresa. Egli avrebbe avuto ora degli strumenti più efficaci da azionare contro l’impresa per cercare di ottenere dalla stessa il risarcimento dei danni subiti.

Ecco perché tengo a ribadire un concetto molto importante: occorre sempre un contratto articolato in maniera tale da tenere a riparo il committente da qualunque inconveniente, perchè non si può mai sapere cosa può accadere durante la ristrutturazione. Rivolgiti ad un avvocato o se preferisci puoi anche mettere su carta privatamente le condizioni dell’accordo. L’importante è non affidarsi al corso degli eventi e alla buona o cattiva sorte.

Se Ristrutturare è come giocare alla roulette, Armando è stato abbastanza sfortunato a questo giro!

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