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Cosa sono le donazioni indirette e perché possono essere tassate il caso del bonifico tra coniugi

Se stai pensando di fare una donazione al tuo coniuge o a un parente stretto, è importante conoscere le implicazioni fiscali di questa scelta. In particolare, se effettui un bonifico a favore del tuo coniuge con l’obiettivo di aumentare il suo patrimonio a scapito del tuo, questo potrebbe essere considerato una donazione indiretta.

Secondo l’ordinanza 27665 del 7 ottobre 2020 della Cassazione, una donazione indiretta viene tassata come una donazione diretta con un’aliquota dell’8% sul valore eccedente la franchigia di 1 milione di euro. Questo è il primo caso in cui la giurisprudenza si occupa della tassazione delle donazioni indirette.

Ma cos’è una donazione? In generale, una donazione è un atto con cui una persona trasferisce gratuitamente un proprio bene a un’altra persona. È un’operazione che viene effettuata di solito per aiutare un familiare o una persona cara, o per supportare un’associazione o una causa benefica. Una donazione può essere effettuata tramite diversi mezzi, come un bonifico bancario, un assegno o la cessione di un bene.

Tuttavia, quando si effettua una donazione, è importante tenere presente che potrebbe esserci un’imposta da pagare. L’imposta di donazione è un tributo che viene applicato in Italia alle donazioni di beni immobili, mobili registrati o attività economiche, a seconda della situazione specifica.

Inoltre, come accennato in precedenza, una donazione indiretta può essere considerata una forma di donazione e soggetta a tassazione. Una donazione indiretta si verifica quando una persona effettua un’operazione che causa un aumento del patrimonio di un’altra persona a scapito del proprio. Questo potrebbe accadere, ad esempio, se un coniuge effettua un bonifico a favore dell’altro con l’obiettivo di aumentare il suo patrimonio.

È importante sottolineare che la tassazione delle donazioni indirette dipende dalle circostanze specifiche dell’operazione. Tuttavia, l’ordinanza 27665 del 7 ottobre 2020 della Cassazione ha stabilito che una donazione indiretta effettuata tra coniugi è soggetta a un’imposta di donazione del 7% sull’importo donato, con un’ulteriore aliquota dell’1% per l’imposta regionale sulle donazioni. L’aliquota sale all’8% solo se il valore della donazione supera la franchigia di 1 milione di euro.

È importante sottolineare che l’obiettivo dell’imposta di donazione è quello di garantire un equo prelievo fiscale sulle donazioni effettuate, evitando l’evasione fiscale. Pertanto, se stai pensando di effettuare una donazione, è importante consultare un avvocato specializzato in materia fiscale per avere una visione completa delle implicazioni fiscali dell’operazione.

In sintesi, una donazione può essere un gesto generoso tuttavia, non bisogna dimenticare che le donazioni tra coniugi, così come quelle tra parenti in linea retta, sono soggette a franchigie maggiori rispetto alle donazioni tra fratelli o tra estranei, pertanto l’imposta di donazione si applica solo per la parte eccedente il valore massimo previsto dalla legge. In ogni caso, è importante tenere in considerazione le normative vigenti e consultare un avvocato specializzato in materia di diritto tributario per evitare spiacevoli sorprese fiscali.

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