L’associazione in partecipazione è uno degli strumenti più indicati per svolgere l’attività di investitore immobiliare.
Cosa dice la legge
E’ il contratto attraverso cui un soggetto (l’investitore immobiliare nel nostro caso) riceve da un altro soggetto (un investitore di puro capitale) una somma destinata ad effettuare una o più operazioni secondo i termini dell’accordo tra le due parti. Dunque in cambio di tale apporto l’investitore di capitale avrà diritto ad ottenere, oltre alla restituzione del capitale, anche una partecipazione agli utili che sarà predeterminata nel contratto tra le parti.
Art. 2549 c.c. Nozione.
“Con il contratto di associazione in partecipazione l’associante attribuisce all’associato una partecipazione agli utili della sua impresa o di uno o più affari verso il corrispettivo di un determinato apporto.
Nel caso in cui l’associato sia una persona fisica l’apporto di cui al primo comma non può consistere, nemmeno in parte, in una prestazione di lavoro.”
Come funziona nella realtà
L’associazione in partecipazione va a risolvere quello che è un tipico problema per un investitore. Stiamo parlando del problema di reperire in modo legale e semplice dei soldi da soggetti terzi per poter effettuare operazioni immobiliari del tutto legittime.
Ecco perchè è importante per un investitore immobiliare portare a termine le proprie operazioni con successo e serietà. Quando la credibilità e l’affidabilità di un investitore immobiliare vengono confermate dalla qualità del suo lavoro, allora saranno in molti a voler investire il proprio capitale per partecipare a operazioni immobiliari che vanno a buon fine.
Elementi da regolare
Nell’associazione in partecipazione vi sono aspetti fondamentali che dovranno essere regolati nel contratto. Vediamo quali.
-Il controllo. L’associante, cioè colui che riceve il danaro, dovrà render conto all’associato dell’andamento dell’operazione. Per evitare una vera e propria ossessione verso l’andamento dell’affare da parte di un apportatore di capitali troppo ansioso, è opportuno regolare gli aspetti del controllo sin dall’inizio. Le modalità di controllo dovranno essere disciplinate in maniera chiara e precisa per evitare problemi e incomprensioni.
-Allo stesso modo va fissata nel contratto la regolazione complessiva del rapporto, a partire dal momento del pagamento fino alla conclusione dell’operazione. Anche tutti i passaggi intermedi che potranno verificarsi vanno regolati con precisione nel contratto.
-L’aspetto fiscale. Si deve essere molto attenti e scrupolosi perché i rischi dal punto di vista legale e fiscale sono notevoli e basta una minima distrazione per cadere nell’irregolarità.
Il mio consiglio
Affidati a dei professionisti. Un avvocato e un commercialista specializzati in questo settore sapranno certamente organizzare un contratto di questo tipo adatto a tutte le tue esigenze di investitore immobiliare.